mercoledì 12 marzo 2008

YASUJIRO OZU

The Great..Ozu (link also here and here) is a master. Thanks to Japanese Institute.

Today I saw Sanma no aji. A masterpiece.

Il grande regista Yoshishige Yoshida ha presentato il film. Una persona molto profonda e deliziosa. Era un onore e un piacere ascoltarlo. Di lui ho visto Akitsu onsen. Meraviglioso.
Ha parlato dei suoi 12 anni, quando la sua città fu bombardata. Dice che non sà come ha fatto a tirarsi fuori da quell'esperienza. Perfortuna aveva gli occhi e il suo occhio sapeva dove andare.
Quest'occhio era l'altro se stesso. Quando dirige i film non è lui a farli, ma quell'altro. L'altro-Lui , quello che l'ha salvato nel bombardamento. Così i film non appartengono al regista. Sono un dialogo tra l'altro che è in lui e l'altro che è nello spettatore.
Nel cinema vi è capitato per necessità e vi si è avvicinato molto tardi.
I suoi genitori lo portavano al cinema, i primi film che vide erano del regista Ozu di cui dice:
"Avevo scritto un articolo sul suo nuovo film dove dicevo che alcune scene tendevano alla commercializzazione e non al suo stile personale. Una sera, a un'importante cena si mise davanti a me e, silenziosamente, mi versò il sakè. Sempre silenziosamente continuò a farlo. Poi mi disse che il regista è come una puttana perchè è nel campo del merchandising. Quella doveva essere una serata festosa ma si trasformò in un funerale"
I tempi di Ozu, dice, riguardano la ripetizione. La vita è fatta di tante piccole ripetizioni quotidiane con leggeri differenze di giorno in giorno e si conclude con la fine, la morte.
Anche la vita di Ozu scorre così tranquillamente. Non si sposa e vive con la madre fino a che un cancro non se lo porta via a 60 anni d'età.



In Sanma no aji non vi sono eventi catastrofici, nè forti scene d'azione. Il film scorre tranquillo, giorno per giorno, con leggere variazioni, scavando lentamente nel nostro cuore senza che ce ne accorgiamo. E lasciandoci ancora stupefatti dalla bellezza.

La poesia di Ozu è fine, tanto fine da insinuarsi in noi silenziosamente, con un inchino.

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